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AA.VV. Thirteen prints.

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Descrizione

AA.VV. Thirteen prints.
 
1. Giovanni Benedetto CASTIGLIONE, detto il Grechetto.
1609-1664

Un uomo barbuto che indossa un berretto che guarda in basso a destra.
1645-1650 ca.

Acquaforte. 114x215 mm. Firmato sulla lastra in alto a sinistra: CASTIGLIONE / GENOVESE. Bell’esemplare.

Questa acquaforte rappresenta il motivo di una testa orientale esotica a cui Castiglione tornò più volte negli anni Quaranta del Seicento. Forse in parte ispirate dai commercianti stranieri che frequentavano la città portuale di Genova, queste teste di personaggi derivano anche dalle stampe di Rembrandt e Jan Lievens. Dalla serie delle Grandi teste con copricapi orientali.
Bartsch XXI, S. 27, Nr. 50; Bellini/d'Amico, Bd. VI, Nr. 43; The Met Fifth Avenue, Accession Number: 17.50.17-61.

2. Giovanni Benedetto CASTIGLIONE, detto il Grechetto.
1609-1664

Uomo con cappello e pennacchio, visto di fronte, in ombra.
1645-1650 ca.

Acquaforte. 174x140 mm. Firmato sulla lastra in alto a sinistra: CASTIGLIONE / GENOVESE. Bell’esemplare.

Ritratto in ombra della testa e delle spalle di un uomo con i baffi, che indossa un cappello piumato e una sciarpa. La sua testa è leggermente girata a sinistra. Nel corso degli anni Quaranta del Seicento Castiglione realizzò due serie di incisioni di teste, sia grandi che piccole. Ha esplorato una vasta gamma di tipi culturali e fisionomici: nasi storti e aquilini, turbanti e gioielli elaborati, figure che leggono una pergamena o suonano un corno. Dalla serie delle Grandi teste con copricapi orientali.
Bartsch 52; Bellini 45 II/II.

3. Giovanni Benedetto CASTIGLIONE, detto il Grechetto.
1609-1664

Testa di uomo con grandi baffi volto a sinistra.
1645-1650 ca.

Acquaforte. 174x140 mm. Firmato sulla lastra in alto a sinistra: CASTILIONUS / GENOVESE. Bell’esemplare.

Questa acquaforte rappresenta il motivo di una testa orientale esotica a cui Castiglione tornò più volte negli anni Quaranta del Seicento. Forse in parte ispirate dai commercianti stranieri che frequentavano la città portuale di Genova, queste teste di personaggi derivano anche dalle stampe di Rembrandt e Jan Lievens. Dalla serie delle Grandi teste con copricapi orientali.
Bartsch, XXI, (1821), 33, n. 49; Bellini 1982, 134.

4. Giovanni Benedetto CASTIGLIONE, detto il Grechetto.
1609-1664

Testa di uomo con fiocco sul copricapo.
1645-1650 ca.

Acquaforte. 174x140 mm. Firmato sulla lastra in alto a sinistra: CASTILIONE / GENOVESE. Stato: secondo su due. Bell’esemplare.

Nel corso degli anni Quaranta del Seicento Castiglione realizzò due serie di incisioni di teste, sia grandi che piccole. Ha esplorato una vasta gamma di tipi culturali e fisionomici: nasi storti e aquilini, turbanti e gioielli elaborati, figure che leggono una pergamena o suonano un corno. Dalla serie delle Grandi teste con copricapi orientali
Bartsch, XXI, (1821), 33, n. 51; Bellini 1982, 138.

5. Adriaen VAN OSTADE.
(1610-1685) 

Fumatore alla finestra.

Acquaforte e puntasecca. 175x150 mm. Stato II/IV. Buono stato di conservazione. 

Celebre rappresentazione del fumatore, eseguita la prima volta dal pittore olandese nel 1667. L’incisione è firmata nella lastra A. Ostade. Con un magistrale senso delle proporzioni e della composizione, il tratteggio incrociato controllato di Ostade crea profondità e forma; dalla voluminosa manica del fumatore alle delicate foglie di vite che pendono dal telaio della finestra alle minuziose sottigliezze della persiana in legno. Adriaen van Ostade (1610-1685) visse e lavorò ad Haarlem. Potrebbe essere stato apprendista presso Frans Hals insieme ad Adriaen Brouwer. L'influenza di quest'ultimo è riconoscibile nei primi dipinti di Van Ostade. Ha continuato a dipingere scene della vita del villaggio nelle taverne e negli interni domestici per tutta la sua carriera. Dipinse anche il lato più squallido della vita: avvocati poco raccomandabili, insegnanti e ciarlatani.
L. Godefroy, The complete etchings of Adriaen Van Ostade, 1990, pp. 62-63, n. 10.

6. Etienne DELAUNE
(1518 - 1583 ca.)

Otto scene mitologiche.
Strasburgo, 1573 ca.

Incisioni al bulino. Immagini in ovale di 50x65 mm. Fogli di 60x75 mm ca. Titoli in latino entro la cornice dei medaglioni ovali, seguiti dal monogramma “S F” Buono stato di conservazione.

Le scene raffigurano cacce o combattimenti con Ercole, Meleagro e altri eroi mitologici.
Le incisioni sono, da sinistra a destra:
1. [Ercole che offre un sacrificio a Diana]: Cornua de timidis sacras votiva Diana / S. F.
2. [Cefalo e Anfitrione cacciano la volpe di Tebe]: Stant canis et vulpes victori æterna trophæa / S. F.
3. [Giacomo che presenta il vello d'oro a Pelia]: Pelle capræ prudens animosas continet iras / S. F.
4. [Ercole che insegue il cervo dai piedi sfacciati]: Cerva fugax Timor orientale audacia quem domat una / S. F.
5. [Ercole che rapisce i cavalli di Diomede]: Tracis equos domitas veneris contemtor et oci / S. F.
6. [Meleagro offre la testa di cinghiale ad Atalanta]: Præmia prima report primo que vulneris auctor / S. F.
7. [Atalanta e Meleagro che inseguono il cinghiale Calidonio]: Figit aprum prima iaculans atalanta sagitta / S. F.
8. [Ercole che uccide Diomede]: Segnities et luxus equi sunt sanguine pasti / S. F.

Étienne Delaune, orafo, disegnatore e incisore giunse a Strasburgo intorno al 1570. Secondo Robert Dumesnil, era conosciuto ai suoi tempi con il nome di Maître Étienne e in latino Stephanus. Realizzò a Strasburgo, intorno al 1573, una serie di incisioni in ovale con soggetti mitologici, intitolata “Sujets Mythologiques”.
Robert Dumesnil, Le Peintre-Graveur Français, vol. XI, (1865), 107; Christophe Pollet, Les Gravures d'Etienne Delaune, (1518-1583), vol. II, (Villeneuve d'Asq: Presses universitaires du Septentrion, 2003), 302.

Condition Report

1. Giovanni Benedetto CASTIGLIONE, known as Grechetto.
1609-1664

A bearded man wearing a cap looking down to the right.
1645-1650 ca.

Etching. Dimensions sheet: 114x215 mm. Signed on the top left plate: CASTIGLIONE / GENOVESE. Good specimen.

This etching represents the motif of an exotic oriental head that Castiglione returned to many times in the 1640s. Perhaps partly inspired by the foreign traders who frequented the port city of Genoa, these character heads also stem back to the prints of Rembrandt and Jan Lievens. Castiglione produced two series of these exotic types, both large and small, in which he demonstrated his inventiveness and ability to produce a rich chiaroscuro of dramatic lighting with nothing more than an etcher’s needle. From the series 'Heads in Oriental Headdress'
Bartsch XXI, S. 27, Nr. 50; Bellini/d'Amico, Bd. VI, Nr. 43; The Met Fifth Avenue, Accession Number: 17.50.17-61.

2. Giovanni Benedetto CASTIGLIONE, known as Grechetto.
1609-1664

Head of a man in shadow turned slightly to the left.

Etching. 174x140 mm. Inscribed, upper left; CASTILIONE / GENOVESE. Good specimen.

An etching of the head and shoulders of a man with a moustache, wearing a plumed hat and a scarf. His head is turned slightly to the left, from the series of 'Large Oriental Heads'. During the 1640s Castiglione produced two series of etchings of heads, both large and small. He explored a wide range of cultural and physiognomic types – crooked and aquiline noses, turbans and elaborate jewellery, figures reading a scroll or blowing a horn. Castiglione was not merely entertaining the viewer: he was also demonstrating his inventiveness and his ability to produce dramatic lighting with nothing more than an etcher’s needle. From the series of 'Large Oriental Heads'.
Bartsch 52; Bellini 45 II/II.

3. Giovanni Benedetto CASTIGLIONE, known as Grechetto.
1609-1664

Head of a men in profile to the left with big mustache.
c.1645/50

Etching. 174x140 mm. Inscribed, upper left: CASTILIONUS / GENOVESE. Good specimen.

During the 1640s Castiglione produced two series of etchings of heads, both large and small. He explored a wide range of cultural and physiognomic types – crooked and aquiline noses, turbans and elaborate jewellery, figures reading a scroll or blowing a horn. Castiglione was not merely entertaining the viewer: he was also demonstrating his inventiveness and his ability to produce dramatic lighting with nothing more than an etcher’s needle. From the series 'Heads in Oriental Headdress'.
Bartsch, XXI, (1821), 33, n. 49; Bellini 1982, 134-136.

4. Giovanni Benedetto CASTIGLIONE, known as Grechetto.
1609-1664

Head of a man with bow on the headdress.
c.1645/50

Etching. 174x140 mm. Inscribed, upper left: CASTILIONE / GENOVESE. State: II / II. Good specimen.

From the series of 'Large Oriental Heads'. During the 1640s Castiglione produced two series of etchings of heads, both large and small. He explored a wide range of cultural and physiognomic types – crooked and aquiline noses, turbans and elaborate jewellery, figures reading a scroll or blowing a horn. Castiglione was not merely entertaining the viewer: he was also demonstrating his inventiveness and his ability to produce dramatic lighting with nothing more than an etcher’s needle. From the series 'Heads in Oriental Headdress'.
Bartsch, XXI, (1821), 33, n. 51; Bellini 1982, 138.

5. Adriaen VAN OSTADE. 
(1610-1685)

Smoker at the Window.

Etching and drypoint. 176x150 mm. State II/IV. Good specimen.

Famous representation of the smoker, first performed by the Dutch painter in 1667. It is signed in the plate A. Ostade. With a masterful sense of scale and composition, Ostade s controlled cross hatching creates depth and form; from the voluminous smoker s sleeve to the delicate grape leaves hanging over the window frame to the painstaking subtleties of the wooden shutter. Adriaen van Ostade (1610-1685) lived and worked in Haarlem. He may have been apprenticed to Frans Hals together with Adriaen Brouwer. The latter s influence is discernable in Van Ostade's early paintings. He continued to paint scenes of village life in taverns and domestic interiors throughout his career. He also painted the seamier side of life: disreputable lawyers, teachers and quacksalvers.
L. Godefroy, The complete etchings of Adriaen Van Ostade, 1990, pp. 62-63, n. 10.

6. Etienne DELAUNE
(1518 - 1583 ca.)


Eight mythological scenes.
Strasbourg, 1573 ca.

Burin engravings. Images in oval of 50x65 mm. Sheets of 60x75 mm ca. Latin titles within the frame of the oval medallions, followed by the monogram “S F” Good state of conservation.

The scenes depict hunts or fights with Hercules, Meleager and other mythological heroes.
The engravings are, from left to right:
1. [Hercules offering a sacrifice to Diana]: Cornua de timidis sacras votiva Diana / S. F.
2. [Cephalus and Amphitryon hunt the fox of Thebes]: Stant canis et vulpes victori æterna trophæa / S. F.
3. [James presenting the golden fleece to Pelias]: Pelle capræ prudens animosas continet iras / S. F.
4. [Hercules chasing the cheeky-footed deer]: Cerva fugax East Timor audacia quem domat una / S. F.
5. [Hercules kidnapping Diomede's horses]: Tracis equos domitas veneris contemtor et oci / S. F.
6. [Meleager offers the boar's head to Atalanta]: Præmia prima report primo que vulneris auctor / S. F.
7. [Atalanta and Meleager chasing the Calydonian boar]: Figit aprum prima iaculans atalanta sagitta / S. F.
8. [Hercules killing Diomedes]: Segnities et luxus equi sunt sanguine pasti / S. F.

Étienne Delaune, ca 1518 - 1583, goldsmith, draftsman and engraver arrived in Strasbourg around 1570. According to Robert Dumesnil, he was known in his time by the name of Maître Étienne and in Latin Stephanus. He created in Strasbourg, around 1573, a series of oval engravings with mythological subjects, entitled “Sujets Mythologiques”.
Robert Dumesnil, Le Peintre-Graveur Français, vol. XI, (1865), 107; Christophe Pollet, Les Gravures d'Etienne Delaune, (1518-1583), vol. II, (Villeneuve d'Asq: Presses universitaires du Septentrion, 2003), 302.
mar 7 Febbraio 2023
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