Albrecht DURER. The little horse.

1471-1528

1505

Bulino; 185x118 mm; margine. Bell’esemplare.

Copia ottocentesca dell’originale di Durer stampata nel 1505.

Il giovane cavallo si trova su una striscia di terreno di fronte a un'architettura ad arco prospettico. I quarti anteriori, le narici dilatate, il collo eretto e il labbro superiore che espone gli incisivi sono i chiari segni di un focoso atteggiamento. È accompagnato da un uomo che indossa un'armatura moderna di tre quarti, mentre impugna una alabarda e indossa un immaginario elmo a farfalla e scarpe alate. Il magnifico animale nasconde in gran parte il soldato, "posizionandolo significativamente nella seconda fila" (Mende 2001, p. 69).

La vista prospettica dell’arca circolare cade su di un bacino fumante posizionato centralmente. L'anno 1505 qui sopra trova il suo equivalente nella pietra lavorata a forma di cubo nella parte inferiore della foto, sulla quale Dürer ha impostato il suo monogramma. Jens Sroka interpreta il motivo della ciotola fumante nell'incisione di Dürer come "riferimento criptato alla pulsione istintiva e alla voluttuosità dello stallone" (Sroka 2004, p. 254). Per lui, il tema del cavallino è la moderazione della sensualità umana dalla ragione. Tuttavia, Matthias Mende non è convinto da questa interpretazione, che risale a Erwin Panofsky: "La monumentale tranquillità dell'animale smentisce tali pensieri. E come fa il guerriero a domare nella realtà - senza cavezze o redini! - un tale animale? Ovviamente a volontà, è a questo punto, non detenuto da bande. In previsione di rappresentazioni di cavalli selvaggi in Hans Baldung Grien o Sebald Beham la sensualità animale non può essere oggetto dell'incisione di Dürer B. 96" (Mende 2001, p. 71).