KEPLER. De cometis libelli tres. 1. Astronomicus … 2. Physicus ... 3. Astrologicus.
KEPLER, Johannes. De cometis libelli tres. 1. Astronomicus … 2. Physicus ... 3. Astrologicus ...
Augustae Vindelicorum [Augsburg], Andreas Aperger, 1619-1620
3 parti in un volume in-4to. 202x152 mm. Legatura coeva in pergamena floscia. Pagine [8], 98, [6], 99-110, [5], 110-138, [2 bianche]. Segn.: *4A-T4. Illustrazioni xilografiche di diagrammi su tutto il testo. 5 tavole su doppia pagina o ripiegate: 2 Tavole incise con proiezioni, 3 Tabelle a stampa. Il secondo e terzo libro iniziano con proprio frontespizio, sull'ultimo la data 1620. Lieve ingiallitura omogenea nelle prime pagine, lieve foxing, buon esemplare.
Rara Editio Princeps. Keplero consacra questa opera allo studio delle comete. Egli ne esamina la natura, l’origine e soprattutto il “moto” quale appare alla vista sotto le stelle fisse. Nel primo libro presenta le sue osservazioni della cometa del 1607, conosciuta oggi come la cometa di Halley, e delle tre apparse tra agosto e novembre del 1618; nel secondo discuta la natura fisica delle comete; nel terzo parla delle connessioni astrologiche e tratta delle influenze che le comete esercitano sull’uomo. Cinti: “Il primo libro in particolare e la seconda parte del terzo costituiscono la parte nuova di questo lavoro.” La fine del primo libro contiene una precisa critica a Copernico che aveva pensato che i pianeti si muovessero entro sfere solide: la materia dei cieli non è solida, ma liquida.
Cinti 65; Caspar 60; Zinner 4739.