Sign Language. ROSSELLI. Thesaurus artificiosae memoriae.
ROSSELLI, Cosimo. Thesaurus artificiosae memoriae, concionatoribus, philophis, medicis, iuristis, oratoribus, procuratoribus, caeteris[que], bonarum litterarum amatoribus : negotiatoribus insuper, alijs[que] similibus tenacem, ac firmam rerum memoriam cupientibus, perutilis : ac omnes sui amatores, & possessores valde locupletans insimul[que] decorans, cum rerum celestium at[que] terrestrium tenax, ac tutum scrinium esse possit. Venise, Antonio Padovani, 1579
In 4to. Legatura coeva in pergamena. Carte [16], 145, [1], Errata a carta Nn6. Marca tipografica sul Frontespizio, carattere italico e romano, Iniziali xilografiche ornate, Testatine con angeli e maschere, fregi xilografici. Tre tavole incise in legno, di cui una ripiegata (segnate E4, R3-4), 27 a piena pagina nel testo con diagrammi e illustrazioni raffiguranti i cerchi dell'inferno, le sfere celesti, il corpo umano, un albero, animali, alfabeti, una lingua dei segni. Piccola galleria di tarlo nel margine interno di alcuni fogli, arrossature nel margine inferiore, diverse tracce di umidità nel margine esterno più evidente degli ultimi fogli.
Prima edizione, curata e pubblicata dopo la morte di Rosselli dal fratello Damiano. Si tratta della prima rappresentazione conosciuta di una lingua dei segni. Ricco di xilografie illustrative, l’opera include un capitolo sulla cosmografia della Divina Commedia di Dante e descrive varie forme di alfabeti. Il 'Thesaurus artificiosae memoriae' è diviso in due sezioni: la prima riguarda i 'loci', ovvero i luoghi mnemonici in cui possono essere conservati i ricordi. Semplici ma molto attraenti xilografie mostrano come questi regni della memoria – e tutte le loro parti costitutive – possono essere immaginati.
La seconda parte riguarda le 'figurae', o immagini, che possono aiutare la memoria attraverso associazioni visive. Tra gli esempi più interessanti, diverse tabelle contengono 'alfabeti visivi', in cui le lettere sono formate utilizzando immagini di oggetti che ne ricordano la forma; sono pensati per essere usati per comporre iscrizioni nella mente. Sorprendentemente, questo volume contiene anche la prima rappresentazione conosciuta di un alfabeto delle dita, una lingua dei segni manuale. Rosselli mostra come posizionare le dita in diversi modi per creare lettere e le combinazioni di lettere saranno facilmente ricordate attraverso la ripetizione dei gesti. Sebbene qui presentato come una tecnica mnemonica, questo è un passo fondamentale verso lo sviluppo della mano come strumento di comunicazione in grado di sostituire il linguaggio orale e scritto.
Oltre a elenchi tipografici di sinonimi per alberi, piante aromatiche, minerali, serpenti, verdure, uccelli, ecc., ci sono xilografie con alfabeti illustrati, caratteri ebraici, arabi e caldei e le 52 posizioni delle dita usate nella lingua dei segni; una tavola dei segni zodiacali conclude l'esposizione della conoscenza esoterica. Sorprendentemente, l'illustrazione frenologica a p.138 indica con precisione che diverse parti del cervello svolgono funzioni diverse. Nel XVI secolo, i domenicani furono i principali sostenitori e utilizzatori della mnemotecnica e pubblicarono opere per rendere quest'arte più ampiamente accessibile. Insieme al tedesco Johannes Romberch (c. 1480-1532), Cosma Rosselli è considerato uno dei più influenti insegnanti di memoria domenicani.
Adams R-803; Brunet IV, 1402; NLM/Durling 3947; Wellcome I, 5572; Graesse VI1, 167; Rosenthal, Magica 6083; BMC STC it. p. 588; Young 307. Cf. F. Yates, The Art of Memory, 1966.