NOSTRADAMUS - LEROUX. La clef de Nostradamus.
LEROUX, Jean. La clef de Nostradamus, isagoge ou introduction au véritable sens des prophéties de ce fameux auteur …
Paris, Giffart, 1710
12mo. 155x88 mm. Legatura coeva in vitello marrone, dorso a nervi con fregi in oro, roulette sui lati dei piatti, tagli rossi. Pagine LI, [5], 469, [3]. Firma autografa dell’Autore a pagina 161. Difetti alla legatura, piccola mancanza all’angolo superiore esterno delle pp. 41-18, lieve foxing diffuso, buon esemplare.
Rara edizione originale. Caillet: “Ouvrage utile pour l'étude des prophéties de Nostradamus”. Minuzioso commentario delle profezie di Nostradamus nelle quali critica l’interpretazione di Guynaud, che aveva pubblicato nel 1693 una celebre opera che riguardava le concordanze delle profezie.
Secondo Benazra, Jean Le Roux sarebbe stato il primo a provare a dimostrare che lo stile barbarico di Nostradamus era solo un'apparenza, e che bisognava cercarne l'origine nei poeti latini. Gerson: "Nel 1710, un prete normanno di nome Jean Le Roux dichiarò che nessuno aveva ancora compreso il modo peculiare di espressione di Nostredamus. L'immaginazione aveva portato fuori strada gli interpreti rivali. L'attento studio filologico di Le Roux rivelò, tuttavia, che Nostredamus aveva mescolato la grammatica latina con la struttura della frase francese […] questa intuizione ha permesso a Le Roux di decodificare le quartine"
Esemplare appartenuto all’Autore. Sul margine inferiore della pagina 161 compare la firma autografa «LR de Louvicamp». Leroux era Curato di Louvicamp.
Dorbon, 2661; Caillet II, 6579; Chomarat, 323; Benazra, Répertoire chronologique nostradamique (1545-1989 ), 1990, p. 284-290.
Stéphane Gerson, Nostradamus: How an Obscure Renaissance Astrologer Became the Modern Prophet of Doom, 2012.