OSELLO. Venere ferita dalle spine fa nascere la rosa.
OSELLO, Gaspare detto Patavinus. Venere ferita dalle spine fa nascere la rosa.
1564
Bulino. 301 x 212 mm. Margini. Datato e firmato, sotto il piede di Cupido, “Gas / .P.F. / 1564”: su un’altra tavoletta, in basso al centro, l’iscrizione “L./Penis/.R./IN’. Nel Margine inferiore due distici in latino: “Mortiferis spinis toto sum corpore loes. / Purpurea estq. meo sanguine facta rosa / … puerum manibur”. Al centro fra i due distici l’excudit di Niccolò Nelli. Qualche macchiolina di muffa; piega orizzontale a metà del foglio, minuscolo foro sul piede destro di Amore, un leggero assottigliamento della carta sul collo di Venere.
Magnifica incisione, da soggetto da Luca Penni. Derivata dal rame di Ghisi che corrisponde, nell’impianto, al foglio in esame; l’invenzione risale a un originale, non conservato, del pittore Luca Penni (1530-1556). Esemplare nel secondo stato di tre, con l’indirizzo di Antonio Lafreri aggiunto in basso a destra.
Bell. 28/1, II/III.