SAINTE-BEUVE. Handwritten letter addressed to Princess Carolyne of Sayn-Wittgenstein.
Charles-Augustin SAINTE-BEUVE. Lettera autografa firmata inviata alla Principessa Carolyne de Sayn-Wittgenstein.
8 novembre [1859]
Bifolio in 8vo. 210x135 mm. Testo su due pagine, 2 bianche. Scrittura in rapido corsivo, inchiostro bruno. Buona conservazione.
Interessante fonte sui rapporti fra Liszt e il mondo culturale francese. Sainte-Beuve si rivolge con molta premura alla Principessa, compagna di Liszt, che gli aveva chiesto di intervenire presso l’Accademia di Belle Arti a favore del compositore. Le comunica di aver parlato con Fromental Halévy, segretario dell'Accademia, il quale gli aveva detto che c’era “une place vacante […]”, non come associato, ma come corrispondente dell’Istituto. Halevy ritieneva che ci fossero buone possibilità “pour votre ami” se egli si fosse presentato; aggiunge che Halevy avrebbe sostenuto la candidatura di Liszt.
Accenna poi all’“ignobile libro” di Louise Colet e si rammarica per avergliene parlato “de vous en avoir parlé”.
Di grande interesse la parte finale della lettera, in cui parla della letteratura, del destino del ‘genio’ e allude a Richard Wagner.
“Le livre de poesies de notre grand lirique” [Victor Hugo, Legende des Siècles] laisse dans l’esprit des impressions bien contraires, bien écrasantes parfois. On est froissé du génie comme d’une énormité. Est-ce là l’effet que le Génie, cette divine chose qui est faite pour relever et consoler l’humanité doit produire. Vous êtes à trop bonne source pour le croire.” [Il libro di poesie del nostro grande lirico lascia nella mente impressioni molto contrarie, a volte davvero travolgenti. Siamo offesi dal genio così come dall'enormità. È questo l’effetto che deve produrre il Genio, questa cosa divina creata per elevare e consolare l’umanità. Voi siete una fonte troppo buona per crederci.]
Infine “Oh! Ces dieux de Weymar; je les honore, quoique barbares”,
In conclusione saluta la Principessa molto rispettosamente e offre a Liszt la sua tenerezza “mes tendresses”.
Liszt fu eletto membro corrispondente dell'Accademia di Belle Arti di Parigi nel 1881.