Paediatrics. MERCURIALE. De Morbis puerorum.
1588
MERCURIALE, Girolamo. De Morbis puerorum.
Venetiis, Paulum Meietum, 1588
4to; 238x180 mm. Legatura in piena pergamena. Cc. [16], 107, [1]. Marca tipografica al frontespizio. Iniziali e fregi xilogr. Caratteri greci. Gora d’umidità su diverse carte. Buon esemplare.
Rara edizione di uno dei primi libri interamente dedicati alla pediatria e alle malattie del bambino. L’opera è ricca di osservazioni precise e acute, tra le quali la distinzione tra il morbillo e il vaiolo, lo studio della sifilide congenita, la descrizione dei disturbi di nutrizione del bambino, il riconoscimento, in accordo con l’opinione di Rhazes (ar-Razi), che l’idrocefalo a volte è provocato da un accumulo intraventricolare di liquido, superando quindi la vecchia classificazione che considerava il caput succedaneum come idrocefalo esterno. Interessanti sono anche le sue osservazioni sulla balbuzie. Inoltre, egli sostenne la contagiosità della pertosse e raccomandò l’asportazione chirurgica completa della ranula, allo scopo di evitarne la ricomparsa.
La dedica indica che il libro si basa sugli appunti delle lezioni di uno degli studenti di Mercuriale, Jan Hieronim Chrosciejowski (attivo tra 1583-1612), polacco di Poznan, noto anche come Johannes Groscesius, che aveva ottenuto il dottorato in arti e medicina nel 1582. L'opera è divisa in tre parti: malattie dei bambini, febbri dei bambini e vermi intestinali. Sebbene il libro sia pieno di riferimenti ad autori arabi, greci e romani, Mercuriale usò il proprio giudizio nell'interpretare le loro osservazioni invece di aderire pedissequamente alle loro opinioni come era comune a molti scrittori del XV e XVI secolo.