BRUSTOLON. Prospectuum aedium, viarumque insigniorum Urbis Venetiarum nautico certamine, a nundinis adiectis.
1763
BRUSTOLON, Giambattista. Prospectuum aedium, viarumque insigniorum Urbis Venetiarum nautico certamine, a nundinis adiectis. [Venice], apud L. Furlanetto, 1763.
Venezia, Lodovico Furlanetto, 1763
In-folio oblungo; 470x360 mm. Legatura coeva in mezza pelle avana e cartonato marrone, dorso a sei nervi von filetti e fregi in oro, titolo in oro su tassello in marocchino rosso. Frontespizio inciso e 21 Tavole, approssimativamente di 280x420 mm. Ogni tavola è intitolata e firmata sulla lastra "Jo. Bap. Brustoloni sculp" sul margine inferiore destro; sotto, l’indirizzo dello stampatore “Apud Ludovicum Furlanetto supra Ponteme vulgo dictum dei Baratteri C.P.E.S.” Le tavole non sono numerate. Filigrane e contromarche: 3 mezzelune crescenti; ‘W’ sormonontata da un motivo floreale; iniziali ‘V’ e ‘I’ sormontate da 3 stelle; lettera ‘A’. Alla fine sono aggiunte quattro incisioni: due vedute ottiche di Vienna, disegnate da d’Erl, incise da Sicerist e stampate ad Augsburg; due vedute incise da M. Sichnit, Vienna 1774. Ex libris ‘Charles d'Oultremont de Wegimont ‘ nel contropiatto. Buono stato di conservazione, tavole con ampi margini.
Rarissima raccolta completa delle splendide vedute di Venezia di Giambattista Brustolon, incise all’acquaforte e bulino. Serie nel primo stato del Furlanetto, con le tavole senza la numerazione progressiva, aggiunta nel secondo stato. Il bel frontespizio architettonico è derivato da un disegno del Visentini: le vedute sono tratte da quadri di Canaletto, Marieschi e Moretti. Alpago-Novello elogia le superiori doti dell’artista rispetto ad altri incisori dell’epoca e il Pignatti sottolinea: “Brustolon seppe rendere spesso la trasparenza dei cieli del Canaletto, e la luminosa brillantezza delle architetture. Fece uso notevole del bulino e di ripetute morsure, spesso avvicinandosi ad effetti di acquatinta, tipici d’altronde delle tecniche più evolute nell’incisione veneta sulla fine del secolo”. Questo esemplare contiene in più quattro vedute di VIenna del XVIII secolo, aggiunte alla fine del volume.
Succi, Da Carlevarijs ai Tiepolo, 1983, pp. 81-84.