Alchemy - Chemistry. CROLL. Basilica Chymica.
1643
CROLL, Oswald. Basilica Chymica, Pluribus Selectis et Secretissimis propria manuali experientia approbatis descriptionibus, & usu remediorum Spagyricorum aucta a Johan. Hartmanno.
[In fine:] Venezia, Combi, 1643
3 parti in un volume in 16mo. 155x95 mm. Legatura in piena pergamena rigida, titolo manoscritto al dorso, fogli di guardia rinnovati. Pagine 469, (11); 204, (2), manca l’ultima carta bianca; 104, (48). Colophon con data di stampa alla fine delle parti 1 e 2. Indice finale di 48 pagine. 2 illustrazioni di amuleti alle pagine 357 e 362 e numerosi simboli alchemici. Lievi tracce d’uso e qualche macchietta, buon esemplare.
Rara edizione curata da Johann Hartmann, che aggiunge le sue annotazioni. Il libro è diviso in tre parti: la “Basilica Chymica” cioé la ‘Chimica Reale’, in cui Croll illustra l’uso dei rimedi chimici per la cura delle malattie; la “Praefatio admonitoria” una lunga dissertazioni in cui sono esposte le dottrine di Paracelso; il “Tractatus de Signaturis, ‘Trattato delle segnature’, ove sono indicati i rapporti delle piante con le differenti parti del corpo umano. Alla fine della terza parte sono riportati i simboli e i caratteri alchemici che rappresentano le sostanze chimiche e minerali. Stillman: “Oswald Crollius... was another influential advocate of Paracelsus, and a contributor to the chemical remedies. His Basilica Chymica... was his most popular work. It contained an exposition of the teachings of Paracelsus, a treatise on materia medica in which he emphasizes the chemical medicines, and a treatise on the doctrine of Signatures, a subject also treated in the Paracelsian literature, and which assumes that medicinal plants or other sources of medicine bear some symbol or sign of their value for medicine in their color, shape or other visible sign, by which God intends that their shall become known to those expert and wise in the interpretation of these signs.” DSB: “The Basilica chymica became the standard scientific work of iatrochemistry.”
Cfr. Caillet, 2702. Ferguson I, 187; DSB 3, 471; Magica Casanatense 335. Dorbon, 945 per altre edizioni. Stillman, Early Chemistry, pp. 354-55. Bibliotheca Hermetica, p. 80.