Stampa raffigurante la gara di canto tra le Muse e le Pieridi accanto a un ruscello con alberi.
Giorgio Vasari menziona questa stampa come il terzo lavoro inciso da Jacopo Caraglio a Roma su disegno, oggi perduto, di Rosso Fiorentino. Carroll ritiene, invece, che l’opera possa essere basata sui disegni preparatori di Raffaello per il Parnaso, che Rosso probabilmente conosceva tramite le incisioni di Marcantonio Raimondi. L’iscrizione latina nel margine si riferisce all’episodio narrato da Ovidio nelle Metamorfosi, Libro V, 294 – 678.