Acquaforte e bulino, mm. 372x468. Filomargine, foglio con filigrana. Bell’esemplare.
Condition Report
Secondo il Sopher, in questa incisione non c’è l’acquaforte già ricordata dal Bartsch. Probabilmente è una delle prime incisione del Semoleo, datandosi verso l’inizio del 1530, all’epoca del soggiorno romano. Nonostante il suo stile a volte “opaco o ripetitivo e la pesantezza con cui molti dettagli sono stati disegnati, questa stampa ha una sofficità e una tonalità grigia dominante che rivelano parzialmente le sue origini venete”. Molte sono le somiglianze con certe figure monumentali di stampo raffaellesco. Lo stesso Sopher nota la strana discordanza tra l’architettura simmetrica e l’asimmetria delle figure, con il Cristo “piccolo e non visualmente centrato”. La composizione è tenuta bilanciata dalla statua raffigurata nell’abside centrale.
Bibliografia
Bartsch, 1870, XV/, p. 122, n. 9 I/II; M. Sopher – C. Lazzaro Bruno, op. cit., 1978, scheda n. 71.; D’Amico, p. 47, n. 179.