Optics. KIRCHER. Ars Magna Lucis et Umbrae, in X. libros digesta.
1671
KIRCHER, Athanasius. Ars Magna Lucis et Umbrae, in X. libros digesta.
Amsterdam, Jean Jansson & Eredi di Elizaeus Weyerstraet, 1671
Folio. 374x242 mm. Legatura coeva piena pergamena rigida. 34 carte non numerate [compresi Antiporta, Frontespizio e Ritratto], pagine 810, 5 carte non numerate, verso ultima carta bianca. Testo in latino su due colonne. Numerose illustrazioni xilografiche e incisioni su rame nel testo di diverse dimensioni, molte a piena pagina. Due tavole con tabelle, recto e verso su foglio dopo pagina 292, una tavola dopo pagina 422, in fine una grande tavola più volte ripiegata. In totale, Antiporta allegorica, Ritratto di Jean Frederico Conte di Waldstein, 2 tabelle a piena pagina, una Tavola con quattro Costellazioni, una grande tavola ripiegata in fine con ‘Oroscopium Catholicum’, tutte incise in rame fuori testo.
Usuali diffuse bruniture per la qualità della carta, più forti in alcune pagine, macchiette e foxing. Esemplare completo con la grande tavola ripiegata ‘Horoscopium Catholicum’, spesso mancante.
Seconda edizione ampliata, magnificamente figurata di questa enciclopedia dedicata all'ottica in tutti i suoi aspetti. L’opera tratta estesamente della luce, dell’astronomia e dei fenomeni ottici, con ampi approfondimente su diversi argomenti correlati, tra cui le prime descrizioni della camera oscura, della lanterna magica (con due incisioni su rame alle pagine 768 e 769), della bioluminescenza e della fosforescenza, nonché discussioni su meridiane, macchine volanti e osservazioni astronomiche tramite telescopio.
Merill: “Before writing this book, Kircher had read Kepler's Ad Vitellionem paralipomena (1604), the first modern work on optics”
L'Antiporta allegorica è incisa da Pierre Miotte, Il ritratto, inciso da Hendrick Bary, raffigura il conte Johann Friedrich von Waldstein, al quale Kircher dedicò questo libro. In fine la grandissima tavola ripiegata che raffigura l’Oroscopo Universale della Compagnia di Gesù, creato e disegnato dallo stesso Kircher.
Becker 217; Merrill 7; Norman 1216 (all citing the original edition); Caillet 5770; Dünnhaupt (Kircher) 7.2; Liebmann & Wahl 937 (this edition); DSB VII, 375; Frizot, A New History of Photography, pages 17-18; Harvey, A History of Luminescence, pages 103-06 and 312-13.