Astronomy. LEVERA. Three works in a volume.
1664
LEVERA, Francesco. Dialogus contra duas hic transcriptas epistolas nuper editas in Prodromum Francisci Leuerae ... Autore Sauinio Muto
Romae, Typis Angeli Bernabò, 1664
3 opere in un volume in-folio. 315x220 mm. Legatura coeva in pergamena floscia, titolo manoscritto sul dorso. Pagine [4], 63, [1]. Segn.: [pigreco] 2 A-H4. Bianca la c. [pigreco] 2. Fregio sul Frontespizio. Poche pagine leggermente brunite, per il resto bell'esemplare.
Unito con:
LEVERA, Francesco. De inerrantium stellarum viribus, & excellentia secundum quatuor positus earum insignes, relatiuos ad polos Zodiaci; ad polos mundi; ad aequinoctialem; & ad horizontes ...
Romae, Typis Angeli Bernabò, 1664
Pagine 105, [7], 1 bianca. Segn.: +4 A-G4 H-P2 Q-R4. Fregio sul Frontespizio.
Cinti 142.
Unito con:
LEVERA, Francesco. Nouae ephemerides motuum solis ab anno 1664. vsque ad annum 1670. completum a Petro Palatio Brixiensi ad longitudinem Almae Vrbis supputatae
Romae, Typis Angeli Bernabò, 1664
Pp. 12, 12, 60, 4. Segn.: [croce]8 A-B2 ²A-G4 H-I2. Fregio sul Frontespizio.
Tre rare prime edizioni. Il gesuita Francesco Levera, 1622-1687, matematico e astronomo, protetto e sostenuto dall’ex regina Cristina di Svezia, era seguace di Tycho Brahe, e si era basato sui suoi calcoli astronomici, aggiornandoli ed ampliandoli. Nelle sue opere presenta un universo rigorosamente geocentrico, con non solo stelle ma anche pianeti che generano luce propria. Accetta anche le teorie astrologiche sull'associazione di corpi celesti, case zodiacali, ecc. con proprietà naturali (incluso il tempo atmosferico) e virtù e vizi umani. Eseguì i suoi calcoli calendariali, meno di un secolo dopo l'introduzione del calendario gregoriano, con notevole abilità e giustamente mise in dubbio l'accuratezza di alcune osservazioni fatte da Cassini e dalla sua scuola di astronomi bolognese, che a volte traevano conclusioni che andavano oltre i limiti dei loro telescopi ancora alquanto primitivi.
- “Dialogus contra duas”. In apertura le due lettere citate nel titolo, fra il Riccioli e Giovanni Domenico Cassini, in cui sono rimproverate gravi inesattezze al Levera, seguace della teoria Ticonica. Il Dialogo risponde a tutte queste accuse e chiarisce alcuni passi del ‘Prodromus universae astronomiae’, l’opera che aveva pubblicato l’anno prima. Savinius Mutus è lo pseudonimo di Francesco Levera.
Cinti 143; Riccardi 190-1; Sotheran, First Suppl., p. 186, n. 2462.
- “De inerrantium stellarum viribus”. In quest’opera Levera tratta della forza e degli influssi delle stelle fisse secondo quattro principali loro posizioni, relative ai Poli dello Zodiaco e del Mondo, all’Equinoziale, agli Orizzonti, ai meridiani e ai vertici delle città e delle regioni della Terra.
Cinti 142; Riccardi 37-3; Sotheran, First Suppl., p. 186, n. 2462.
- “Nouae ephemerides motuum”. Levera presenta qui le Nuove Effemeridi del Palazzi circa i movimenti del Sole dall’anno 1664 al 1670; dopo aver confermato la verità delle Tavole Romane dei moti solari e delle stelle fisse, illustra il modo per conoscere se i calcoli delle effemeridi sono esatti.
Cinti 144; Riccardi 238; Sotheran, First Suppl., p. 186, n. 2462.