Descrizione
History of Italy. BARDETTI. De' primi abitatori dell'Italia.
1769
BARDETTI, Stanislao. De' primi abitatori dell'Italia. Modena, Giovanni Montanari, 1769
2 voll. in 4to grande, 300x215 mm; legatura in cartonato. Pp. [12], 251; 255-471, [1]. Antiporta incisa da Antonio Baratti su disegno di Michelangelo Borghi con il ritratto del Bardetti. Vignetta xilografica sui front. (carta geografica dell'Italia). 1 carta di tavola incisa in rame f.t. con il ritratto sul verso di una medaglia del dedicatario dell'opera, il conte Karl Joseph von Firmian (Carlo de Firmian), il cui simbolo araldico è posto all'inizio della dedica. Vignette xilografiche con differenti scene allegoriche a c. A1r e c. 3I4r firmate da Pietro Antonio Perotti. Iniziali e finalini xil. Bell'esemplare ad ampi margini e in barbe.
Condition Report
Prima edizione. Nota opera dello storico Stanislao Bardetti (1688-1767), gesuita di origine piacentina trasferitosi poi a Modena, teologo di Francesco III duca di Modena e poi rettore del Collegio modenese della Compagnia di Gesù. Così la voce B. (Dizionario Biografico degli italiani, vol. VI): "Gli studi sugli antichi italici, cui il B. aveva atteso per lunghi anni, videro la luce, ad opera di volenterosi editori, solo dopo la sua morte: De, primi abitatori dell'Italia, Modena 1769; Della lingua de' primi abitatori dell'Italia, ibid. 1772. In contrasto con il Maffei e A. S. Mazzocchi che ritenevano preliminare a qualsiasi indagine storica sull'origine dei popoli antichi l'esame accurato delle testimonianze superstiti della loro lingua, il B. credeva che l'indagine propriamente storica dovesse precedere quella linguistica. E, secondo il B., dall'indagine storica sui primitivi abitatori dell'Italia, da lui abitualmente chiamati "Circumpadani", risultava che i più antichi tra essi erano i Liguri e gli Umbri (di stirpe celtica) e i Taurisci (di stirpe germanica), da cui poi nacquero i popoli successivi. Di origine linguistica sarebbero stati poi i Siculi e gli Aborigines, mentre gli Umbri dell'età storica sarebbero discesi dagli Isumbri o Isombri stanziati presso il Lario; di origine umbra erano infine da considerarsi anche gli Aurunci". L'opera del Bardetti, che incarnava la tesi "celtista", fu diffusamente criticata dagli storici successivi, e tra gli altri da Carlo Denina. D.B.I., VI/p. 276; Lozzi, I/p. 24, 91. Platneriana, p. 165; Brunet, I, 653.