Medicine. AL-RAZI - GATTINARA. De Curis egritudinum particularium noni Almansoris practica.
1532
AL-RAZI, Abu Bakr Muhammad ibn Zakariyya (RHAZES) - GATTINARA, Marco. De Curis egritudinum particularium noni Almansoris practica uber- rima Blasii Astarii de curis febrium libellus utilis. Cesaris Landulphi de curis earundem opusculii [...].
Lyon, Vincenzo de Portonari de Tridino de Monteferrato, 1532
In 8vo grande; 173 x 120 mm. Legatura di fine Settecento in mezza pergamena, titolo su tassello al dorso, piatti in carta marmorizzata. Cc. XCV, (1). Segnatura: A-M. Bella grande marca dello stampatore al titolo, nota di possesso manoscritta cinquecentesca «Sarpillonus D.M.» (il medico avignonese Pierre Sarpillon). Bruniture; buona copia.
Rara edizione di questa opera con cui l'autore commenta il nono libro dell'Almansor del celebre medico persiano Rhazes, vissuto tra IX e X secolo. Così facendo Gatinaria usava il metodo di molti medici illustri della sua epoca e posteriori, cioè quella di basare la propria attività e il proprio insegnamento sull'autorità dei medici preferiti del passato, nel suo caso quelli arabi.
Apprezzato medico attivo a Vercelli e a Pavia, ove insegnò alla locale Università, Gatinaria adottò, sperimentando su sé stesso, i principi della medicina araba appresi principalmente da Rhazes e Avicenna. Fu quasi certamente dalla lettura delle opere di Albucasis che G. perfezionò per primo l'uso della siringa, riconosciutoli solo nel 1840 dal chirurgo e autorevole storico francese Joseph-François Malgaigne.
Baudrier, t. V, pp. 440-441; Durling 1967, n. 2020. Carbonelli e Wellcome citano altre edizioni ma non questa, analogamente nessuna copia in OPAC/SBN.