Manuscript on Naples Kingdom. Carta executoria. Carolus VI Divina favente clementia...
Carolus VI Divina favente clementia… Concessione al Principe di Roccafiorita, di Palermo, del territorio allodiale della Margana, sottoscritto dal Re in fine.
Mss., Vienna, 22 dicembre 1725
4to grande, mm. 273x190; Legatura coeva in pergamena rigida, tagli a spruzzo rossi; cc. 215 nn. Manoscritto pergamenaceo: ogni pagina con specchio di scrittura inquadrato da doppia cornice e contenente 12 righe di testo siglata in basso a destra, elegante corsiva cancelleresca, testo in italiano e latino; alla prima carta timbro imperiale inscritto in trionfo militare e sovrastato da corona. Splendido esemplare.
Importantissimo documento originale, manoscritto pergamenaceo. Si tratta di un imponente diploma imperiale di Carlo VI, 1685-1740, sottoscritto in fine “yo el Rey”, in cui si concede a Francesco Bonanno del Bosco, Principe di Roccafiorita, il riconoscimento del contratto enfiteutico per il godimento del territorio allodiale della Margana, nei pressi di Palermo. In primo luogo il codice riporta l'istrumento, stipulato il 4 luglio 1723 fra il Principe di Roccafiorita e l’Abate dell’Abbazia cistercense della Magione dei Teutonici, in cui il territorio allodiale della Margana è concesso in affitto per il canone annuo di 1337 Once. Seguono numerose testimonianze e i decreti fatti dalla Gran Corte Arcivescovile di Palermo in merito a tale usufrutto di terreni. Al verso della carta 204 la registrazione del diploma da parte di Antonio De Fialdi, Segretario dell’Imperatore e Scriba del Supremo Consilio, in data 20 giugno 1724. Le carte finali contengono il decreto ufficiale e si concludono con la data 22 dicembre 1725 e la firma a penna dell’imperatore Carlo VI. Don Francesco Bonanno è uno dei più prestigiosi esponenti della potente e nobile famiglia Bonanno che governò Misilmeri dal 1721 al 1812. Oltre ad essere Duca di Misilmeri fu anche Barone di Siculiana, di Ravanusa, di Canicattì, Vicario Generale e Deputato del Regno, nonché Capitano e Pretore di Palermo…; fuori dal contesto siculo fu anche Cavaliere del Toson d'oro, Grande di Spagna, Gentiluomo di Re Vittorio Amedeo di Savoia e di Carlo III di Borbone Re di Napoli e Sicilia, Consigliere Aulico dell'Imperatore Carlo VI d’Austria e Re di Sicilia.