Handwritten Marginalia. DESCARTES. Les méditations métaphysiques de René Descartes touchant la première [..]
DESCARTES, René. Les méditations métaphysiques de René Descartes touchant la première philosophie dans lesquelles l'existence de Dieu et la distinction réelle entre l'âme et le corps de l'homme sont démontrées… Traduites du Latin de l'auteur par M le D.D.L.N.S. et les objections faites contre ces Meditations par diverses personnes tres-doctes, avec les réponses de l'Auteur. Traduites par Mr. C.L.R.
A Paris, chez la Veuve Jean Camusat et Pierre Le Petit, 1647
In-4to. 220x160 mm. Legatura in mezza pelle, dorso liscio fulvo ornato di filetti e con titolo in oro,
cartonato marmorizzato, fogli di guardia marmorizzati. Pagine [16], 606, [2]. Segn.: a4 e4 A-4G4. Marca tipografica al Frontespizio, Testatine, Finalini e Iniziali xilografiche. Legatura dell’inizio del XIX secolo. Tracce d’uso alla legatura, piccolo foro con lieve alone in un foglio dell’Épître, per il resto buono stato di conservazione.
Prima edizione in francese, nella rarissima prima tiratura, senza la menzione «imprimeur ordinaire du roy» dopo il nome di Pierre Le Petit. Questa edizione in francese, a cura del Duc de Lynes, fu riveduta da Descartes, che ne approfittò per apportare alcune modifiche, cosicché è questa "traduzione" che costituisce, di fatto, il vero testo originale delle Meditazioni sulla filosofia, in cui si dimostra l'esistenza di Dio e la distinzione tra anima e corpo. La seconda parte del libro contiene le obiezioni alla filosofia di Descartes da parte di Hobbes e altri, e comprende anche le sue confutazioni.
Eccezionale esemplare con le correzioni manoscritte autografe di Claude Clerselier. Avvocato del parlamento di Parigi, figura di spicco nella diffusione della filosofia cartesiana, amico e discepolo di Descartes, fu anche traduttore e curatore del suo carteggio (Lettres, Paris 1657-1667.)
L’Épître dédicatoire e il corpo del testo contengono una serie di correzioni scritte a mano con inchiostro. Il confronto con l'unico autografo conosciuto di Clerselier (correzioni su una lettera di Cartesio a Mesland, ms. 366 del BM di Chartres) conferma che quest'ultimo è proprio l'autore delle correzioni del nostro volume. Segnaliamo qui sotto alcuni passi di queste correzioni, fra cui errata, correzioni sintattiche e integrazioni. Alcune di queste correzioni saranno poi recepite nell’edizione delle Méditations che Clerselier darà nel 1661, undici anni dopo la morte di Cartesio, e per le quali correggerà abbondantemente la traduzione del duca di Luynes.
L'edizione originale latina delle Meditazioni apparve a Parigi con M. Soly nel 1641, poi ad Amsterdam nel 1642, con Louis Elzevier. Nella sua avvertenza al lettore, l’editore dice che poi «le livre passe des universités dans les palais des grands, et tombe dans les mains d'une personne d'une condition très éminente». Il libraio presenta così nelle pagine introduttive la traduzione del Duc de Luynes, sottolineando anche che "un'altra persona di pari merito" aveva voluto completare l'opera aggiungendo la sua traduzione delle Objections et Réponses, e si tratta di Claude Clerselier. Quello che il libraio non dice è che Clerselier aveva tradotto anche le Méditations e che Cartesio dovette decidere tra le due traduzioni per mantenere finalmente quella del Duca per le Meditazioni e la traduzione delle Objections et Réponses di Clerselier.
È nota almeno un'altra occorrenza di uno di questi “exemplaires de présent” con le correzioni. Il volume è descritto nel Catalogo n°9 (2017) della libreria Jean Baptiste de Proyart, come copia offerta da Clerselier al convento dei Feuillants, ed è citata anche da Jean Armogathe in un numero del Bollettino cartesiano. Questo nostro volume non è stato ancora oggetto di alcuno studio critico, le correzioni sembrano essere le stesse annotate da Jean-Baptiste de Proyart nella copia offerta al convento dei Feuillants. Fornisce nuove prove della costante preoccupazione di Clerselier di chiarire il pensiero di Cartesio e della sua scrupolosa volontà nella diffusione della filosofia cartesiana.
Note manoscritte di Claude Clerselier.
Queste correzioni e annotazioni sono riportate da Armogathe nel suo studio sull’esemplare delle Méditations presentato nel Catalogue 9 di Jean-Baptiste de Proyart del 2017.
Indichiamo qui alcune di queste annotazioni con la corrispondente versione dell’edizione del 1661:
• a4r, riga 12 : «j’ai pensé qu’il estoit de mon devoir de tenter quelque chose sur ce sujet [d’en faire aussi l’épreuve sur une matière si importante] » (=1661) ;
• e1v, r. 6, l. 21 : «si vous daignez (…) vouloir déclarer cela mesme et le témoigner publiquement [si vous daignez les autoriser de votre approbation, et rendre un témoignage public de leur verité et certitude] » (=1661)
• p. 572, r. 18 «la fin que Dieu s’est proposée pour [en] la conduite [création] de l’univers » (1661 : « que Dieu s’est proposé "sic" au gouvernement de l’Univers »).
• p. 583, r. 10 : «cela la rend plus parfaite que ne sont les idées de toutes ces Chymères, dont on supose qu’il n’y a aucune existence [que l’on suppose ne pouvoir estre produites] » (1661 : « que nous suposons ne pouvoir estre produites»).
Altre correzioni manoscritte compaiono sul testo stesso delle Méditations, sulle Objections et sulle Réponses.
Guibert, n°4, Tchemerzine, II, 782. Ustc n°6038897: 6 esemplari.
AGOSTINI, S., Claude Clerselier editore e traduttore di René Descartes, Conte Editore, 2009. T.I, ch. II., Claude Clerselier e i suoi correspondenti. 157 e sgg.
Jean-Robert Armogathe, Un exemplaire des Méditations (1647) portant des corrections autographes de Clerselier, « Bulletin cartésien XLVII », Archives de Philosophie, vol. 81, no. 1, 2018, pp. 171-223.