Crusade. SEMPRONIO. Il Boemondo, overo Antiochia difesa.
1651
SEMPRONIO, Giovanni Leone. Il Boemondo, overo Antiochia difesa, poema heroico di Gio Leone Sempronii urbinate, nella Notte di Bologna il Vigilante, e ne gli Afforditi d'Urbino il Fuggitivo.
Bologna, Carlo Zenero, 1651
12mo, 150x75 mm.; Leg. postuma in cart. marm.; Tassello con tit. mss. al dorso. cc. 12 nn.; pp. 515; Antip. con tit. inciso da F. Baronius; Capit. e fregi xilogr. nel testo. Bell’esemplare
Prima edizione del Boemondo di Gio. Leone Sempronio, dato alle stampe postumo dal fratello Ferdinando. Il poema narra le gesta di Boemondo I d'Altavilla, figlio di Roberto il Guiscardo, che nel 1098 diresse le schiere cristiane nel corso del vittorioso assedio di Antiochia. L'avanzata verso la città, culminata nella battaglia di Dorilea, fu in grado di frenare il primo urto dei turchi dando modo a Goffredo di Buglione, eroe della Gerusalemme del Tasso (il cui nome viene citato accanto a quello del Sempronio in molti dei componimenti poetici, opera di eruditi seicenteschi, che inaugurano il volume) di giungere coi rinforzi e successivamente di proseguire fino alla Città Santa. Gio. Leone Sempronio (Urbino ca. 1603-1646) fu autore eclettico: oltre al Boemondo consegnò ai posteri una raccolta, La selva poetica (1635), fondata sui temi consueti dell'ingegnosità barocca, insistenti sul motivo della presenza nella bellezza di note disarmoniche (La bella zoppa, La bella balba, La bella lentigginosa, La bella nana, sono i titoli delle più note poesie), ed una tragedia Il conte Ugolino (postumo, 1724), testo di gusto senechiano, significativo del teatro dell'orrore." Letteratura italiana.