Architecture. ALBERTI. L'architettura di Leonbatista Alberti tradotta in lingua fiorentina da Cosimo Bartoli.
1565
ALBERTI, Leon Battista. L'architettura di Leonbatista Alberti tradotta in lingua fiorentina da Cosimo Bartoli… Con la aggiunta de' disegni.
In Venetia, Appresso Francesco Franceschi, Sanese, 1565
In 4to. 216x162 mm. Legatura in pergamena olandese del XVII secolo, entro cofanetto. Pagine 283, compreso Frontespizio, [2], 284-285, [2], 286-404, [28]. Esemplare nella Variante C. Carattere corsivo e romano. Frontespizio figurato con marca tipografica nella cornice architettonica, Ritratto dell’Autore in ovale al verso, numerose illustrazioni nel testo, molte a piena pagina, tutto impresso in xilografia. Traccia di timbro illeggibile al frontespizio. Restauro conservativo nella parte superiore del piatto anteriore. Velature di umidità nelle prime 5 carte, per il resto bell’esemplare.
Prima edizione in quarto. Opera figurata con 90 xilografie nel testo di dettagli architettonici, piante e diagrammi. Contiene inoltre una tavola ripiegata dopo pagina 320, con la pianta delle Terme di Diocleziano, e due xilografie a piena pagina fuori numerazione, nel quaderno ‘S’, che raffigurano la parte superiore di due torri.
Si tratta della ristampa della traduzione del filologo e matematico Cosimo Bartoli del 1550 in un formato più maneggevole, con una nuova dedica a Cosimo de' Medici, in cui si segnala che l'edizione del 1550 non è più disponibile. Partendo dai temi e dai modelli vitruviani, Alberti fonda con quest'opera il genere moderno del trattato di architettura. La traduzione in "lingua fiorentina" del Bartoli rende l'opera ancora più interessante anche da un punto di vista linguistico poiché il traduttore, ignorando spesso il lessico originale dell'autore, reinterpreta il testo utilizzando molti termini presi in prestito dal mondo artigianale della Firenze del XVI sec.
Fowler: “First quarto edition of Bartoli's translation. The title is within a reduced copy of the architectural woodcut border of the title page of the 1550 folio edition. The illustrations are also reduced and reversed copies of the same edition”.
Esemplare nella Variante C censita in ICCU: nel titolo "gentilhomo" in luogo di "gentilhuomo" e ricomposta la dedica a carta A2, aggiunto un bifolio con il testo del ‘Proemio’ tra le carte A2 e A3, mancanti le pagine 13-16.
Cicognara, 376; Essling III, 676; Fowler 9.