Law. MASANIELLO. TIBERIO DA CORNETO. De modis procedendi in causis.
1607
MASANIELLO. TIBERIO DA CORNETO, Sallustio. De modis procedendi in causis.
Roma, Stefano Paolini, 1607
4to, mm. 220x160; Leg. coeva p. pergamena floscia; pp. 8 nn., compreso Front., 534, 33 nn., 1 b.; Front in rosso e nero con Stemma di Roma xil., Iniz. e fregi xil., Colophon e Marca Tip. all’ultima p. Note di appartenenza di antichi possessori al Front. e al Colophon, firmati Vincenzo da Cellara e Cesare Malaspina. Sonetti manoscritti. di mano dei due possessori nei fogli di guardia, i primi due in onore di Masaniello. Tracce di gora e tracce d’uso, esemplare genuino.
Rara edizione con i sonetti manoscritti di mano dei due possessori nei fogli di guardia, i primi due in onore di Masaniello. Trattato di notevole interesse per la storia del diritto. Blasi: “Sallustio Tiberio che, a detta degli storici del tempo, dov’è impersonare un giureconsulto d’eccezione e di erudizione vastissima e di più nota fama nel mondo forense. Fu infatti cancelliere dell’uditore della Camera di Roma. Pubblicò varie opere, in specie il “De modis procedendis in causis”.
Di grande interesse le annotazioni manoscritte, in particolare i due sonetti nel foglio di guardia iniziale, che sono dedicati a Masaniello. Il primo, che risulta inedito, comincia con ‘Dal remo al scettro, e da vil barca al trono’, e reca la data 10 luglio 1647, sei giorni prima dell’assassinio del capopopolo napoletano; il secondo ‘Altra paga sperai, altra mercede’ è una variante del sonetto noto come ‘Lamento di Masaniello”, ma qui reca l’intestazione ‘Quando fu ucciso Masaniello’.