LORY - OSTERVALD. Voyage pittoresque de Genève à Milan par le Simplon.
1811
LORY, Gabriel et fils - OSTERVALD, Jean Frédéric; d'. Voyage pittoresque de Genève à Milan par le Simplon.
Paris, Imprimerie de P. Didot l'aîné, 1811
Folio. 375x265 mm. Legatura coeva in marocchino rosso, cornici dorate ai piatti, al centro del piatto anteriore titolo in oro entro riquadro in marocchino verde, ornamenti in oro sul dorso liscio, tagli oro. Testo intramezzato alle Tavole, così composto: Pagine [6], 5, Carte [5], pagine [9], Carte [4], pagine [4], Carte [17], pagine [2], Carte [6]. 35 Tavole incise all’acquatinta con coloritura coeva a mano.
Rara Prima edizione, magnificamente figurata. Le grandiose e luminose vedute raffigurano immagini di paesaggi: vedute del Lago di Ginevra, la cascata di Pissevache, vedute di Sion, la Galerie des Glaciers, vari ponti, le Isole Borromee e l'Isola Bella sul Lago Maggiore, ecc. Le composizioni, sapientemente equilibrate, sono animate da personaggi in costume (paesani, pastori, cocchieri, viaggiatori, ecc.) e presentano panorami di natura selvaggia oltre a città e villaggi.
L’opera descrive il viaggio dal Lago di Ginevra al Lago Maggiore ed è scritta dal cartografo e politico di Neuchâtel Jean Frédéric d'Ostervald (1773-1850) a partire da 35 superbe tavole all'acquatinta colorate basate su disegni dal vero di Gabriel Ludwig Lory (1763-1840), Gabriel Lory (1784-1846) e Maximilien de Meuron (1785-1868). L’opera è divisa in quattro parti: ‘tableau general du lac de Geneve (4 vedute); ‘tableau general du Valais’ (4 vedute); tableau general du Simplon (21 vedute); ‘tableau general du lac Majeur (6 vedute). Il testo è ricco di dettagli sulla storia, la geografia e i costumi delle regioni attraversate percorrendo la nuova via del Sempione, voluta da Napoleone per rafforzare la difesa dell'Italia settentrionale e aprire un passaggio alla sua artiglieria. È considerata la prima strada automobilistica delle Alpi. Delle 35 tavole, 20 sono dedicate a questa strada.
Perret 2694. Mandach, Les Lory, 172-206. Lonchamp, Estampes et livres à gravures, 473.