Gastronomy. FRUGOLI. Pratica, e scalcaria... intitolata pianta di delicati frutti da servirsi à qualsivoglia Mensa [..]
1638
FRUGOLI, Antonio. Pratica, e scalcaria... intitolata pianta di delicati frutti da servirsi à qualsivoglia Mensa di Prencipi… Ristampato di nuovo con la giunta del Discorso del Trinciante…
Roma, Francesco Cavalli, 1638
2 parti in un volume in-4to. 215x160 mm. Legatura coeva in pergamena con titolo manoscritto al dorso liscio, entro custodia moderna. Ogni parte ha frontespizio proprio. Pagine [32], 1-8, [4], 9-464; Pagine [12], Tavola xilografica ripiegata fuori testo, pagine 98, [2]. A entrambi i frontespizi stemma del dedicatario, il cardinale Ernst Adalbert von Harach. Iniziali ornate e finalini silografici. Ritratto inciso dell'autore, in cornice ovale, al verso della carta a3. Nella seconda parte, una grande tavola fuori testo ripiegata, illustranti gli strumenti del trinciante, forchette, cucchiai e coltello. Le ultime 8 pagine non numerate preliminari dell’Index poste dopo p. 8; le pp. 141-144 dopo 136. Sporadiche bruniture e fioriture, piccolo strappetto restaurato alla tavola, in complesso buon esemplare.
Rara seconda edizione notevolmente ampliata, con la prima edizione, quale ottavo libro, del Discorso sopra l'Officio del Trinciante. Vicaire: “Le traité d’Antonio Frugoli est tres rare et tres curieux”. Opera divisa in otto libri, dedicata alla pratica della scalcheria, con la descrizione di numerosi e sontuosi banchetti organizzati nei vari stili che più erano in voga in Europa al tempo. L’ottavo libro, aggiunto in questa edizione, tratta del modo di trinciare 'diverse robbe mangiative', non solo volatili 'domestici, e salvatici', vitelli, maiali, spigole e anguille, ma anche formaggi, fichi, meloni, melangoli e cotognate. Il primo libro indica i doveri del maggiordomo e la maniera di apparecchiare i banchetti all’Italiana, alla Spagnola, alla Tedesca e alla Francese; il secondo libro tratta della qualità delle carni, uccelli e frattaglie; il terzo si occupa dei pesci di mare e di acqua dolce; il quarto riguardo i condimenti, gli aromatici e i legumi; il quinto enumera le erbe che si possono mangiare crude o cotte; il sesto fornisce la lista delle bevande che si devono servire durante tutti i mesi dell’anno. Infine, nel settimo libro, ultimo della prima parte, preziose informazioni su cibi e bevande antichi e moderni.
Vicaire 375-376; Westbury 1963, p. 106-107.