KIRCHER. Prodromus coptus aegytiacus.
1636
KIRCHER, Athanasius. Prodromus coptus aegytiacus [...].
Romae, Typis S. Cong. De Propag. Fide, 1636
In-4to. 215x155 mm. Legatura coeva in bazzana marrone, cornice di filetto dorato ai piatti con fleurons al centro, dorso a nervi con fregi in oro, tagli in verde scuro. Pagine [8, incluso Frontespizio], 338, [16]. Invertite nel quaderno P le pagine 115,116-113,114. Sul Frontespizio stemma del dedicatario, il Cardinale Francesco Barberini, affiancato da motti in greco. Nel testo illustrazioni xilografiche raffiguranti geroglifici e sigilli egiziani, caratteri copti e caratteri cinesi. Al contropiatto ex libris manoscritto con data “1693”; sul foglio di guardia ex libris manoscritto con data ‘1794’, sul margine superiore del Frontespizio altro ex libris manoscritto di antico possessore. Tracce d’uso alla legatura, internamente alcune pagine leggermente brunite e con velature di umidità.
Rara prima edizione. Prima grammatica copta stampata, uno studio pionieristico sul rapporto tra il copto e l'antico egiziano e altre lingue del Vicino Oriente. Il Prodromus esplora anche le possibili connessioni con altre lingue e manufatti, tra cui la misteriosa Tavola di Bembine e la recente scoperta della Stele di Xi'an, un'iscrizione dell'epoca Tang in cinese e siriaco vista per la prima volta dai gesuiti nel 1625. L’intuzione di Kircher contribuì a ispirare la decifrazione della Stele di Rosetta da parte di Jean-Francois Champollion. Kircher aveva ricevuto diversi manoscritti copti dall'amico Nicolas Claude Fabri de Peiresc, e in seguito acquisì un vocabolario arabo-copto portato dall'Egitto da Pietro della Valle. Merrill: “On the basis of these, and with Peiresc's encouragement, Kircher compiled the Prodromus. As the title reveals, it was to be a precursor of a later work on the Egyptian language, perhaps the Lingua aegyptiaca restituta ... Because 'things Egyptian' were the rage in seventeenth-century Europe, the Prodromus attained immediate popularity and firmly established Kircher's reputation as a scholar”.
Il libro è dedicato al cardinale Barberini e questa è l'edizione con le sue armi sul frontespizio.
Merrill 3; Sommervogel V 1074.3; R.L. Bruni-D.W. Evans, Italian 17th-century books in Cambridge libraries, n. 2817. Cfr. Paula Findlan, editor The Last Man Who Knew Everything (2004)