ZUCCARI. L’idea de’ pittori, scultori, et architetti, del caualier Federico Zuccaro.
1607
ZUCCARI, Federico. L’idea de’ pittori, scultori, et architetti, del caualier Federico Zuccaro. Diuisa in due libri.
Torino, per Agostino Disserolio, 1607
Due volumi in un tomo in folio, 300x210 mm. Legatura coeva in pergamena floscia. Pp. 10, [2], 55, [5]; Pp. 86, (7). Frontespizio in cornice tipografica. Iniziali, testatine e finalini xilografici. Stemma xilografico del duca di Savoia sul frontespizio. Nel primo volume invertite le pp. 43-44 che anticipano le successive pp. 41-42. Foxing e leggere bruniture. Forellino di tarlo su poche pagine iniziali e al margine di poche pagine del secondo volume. Buon esemplare.
Rara prima edizione dedicata al Duca di Savoia Carlo Emanuele I dove l’autore si dedica alla stesura di un manuale di arte pittorica teorica in cui espresse una complessa architettura dell’idea del Disegno e dalle sue lezioni tenute all'Accademia nacque l'opera “L'idea de'pittori, scultori, et architetti” che, secondo Sydney Joseph Freedberg, è la migliore esposizione della dottrina manierista della pittura. Ispirato sia dalla lettura tomistica di Aristotele sia dal neoplatonismo fiorentino, Zuccaro, come scrive Panofsky «consacre, pour It premiere fois, un livre entier a ('etude d'un probleme purement speculatif qui se resume a la question suivante: comment une representation artistique est-elle en general possible?»
Federico Zuccari, pittore di talento, era il fratello minore di Taddeo Zuccari, di cui fu allievo a Roma. Lavorarono insieme a diversi progetti importanti. In seguito a una disputa con le autorità religiose che gli avevano commissionato il dipinto dell'altare della Cappella Paolina in Vaticano, fu bandito da Roma nel 1581. Continuò a lavorare a Mantova al tempo dei Gonzaga, a Torino e a Parma, all'estero in Olanda, Francia e Spagna, dove fu incaricato da Filippo II di decorare l'Escorial. Dopo essere stato autorizzato a tornare a Roma, fu nominato Principe dell'Accademia di San Luca.
La maggior parte degli esemplari risulta priva del frontespizio e delle carte preliminari del v. 2 (lettera dedicatoria al duca di Urbino e una carta di componimenti poetici). Cfr. "Scritti d'arte di Federico Zuccaro", a cura di D. Heikamp, Firenze 1961, p. VI.
Cicognara 245 “della più grande rarita…”; Schlosser. Die Kunstliteratur p. 388 et suiv. (1924); Sergio Rossi. Idea e accademia. Studio sulle teorie artistiche di Federico Zuccaro. (1974); Giffi Elisabetta "Federico Zuccari e la professione del pittore", 2023; Carole Talon-Hugon. Les theoriciens de l’art (2017), pp. 722-23.