PMM - Proportions. DÜRER. Les Quatre livres de la proportion des parties & pourtraicts des corps humains & [..]
1605-1613
DÜRER, Albrecht. Les Quatre livres de la proportion des parties & pourtraicts des corps humains.
[Unito con]:
Institutionum geometricarum libri quatuor, in quibus, lineas, superficies, & solida corpora, ita tractavit.
Arnheim, Jean Janszoon, 1613 & 1605
Due Opere in un volume in folio. 305x195 mm. Legatura coeva alle Armi in pergamena rigida colorata, triplice filetto a secco che incornicia i piatti, al centro Stemma in oro dei Frati Minimi di Parigi, sormontato da corona con all’interno la scritta ‘Caritas’. Carte (2), 124, con numerose illustrazioni fra le quali 4 tavole ripiegate; Pagine (8), 185, con numerose illustrazioni di diverse dimensioni. Al contropiatto è incollata un’incisione in rame con il Ritratto di Jean Baptiste Scanarole. Sul foglio di guardia è incollato un ex-libris a colori ‘De artificiali perspectiva’, esemplare appartenuto a Thomas Vroom.
Sui due Frontespizi iscrizioni manoscritte di appartenenza al Convento dei Minimi di Parigi, con data 1635. Sul Frontespizio delle Institutionum è aggiunto ‘Frater Ioannes franciscus Niceron’. Tracce d’uso alla legatura, internamente lievi bruniture soprattutto sui margini, esemplare genuino.
Due rare opere, esemplare appartenuto a Jean-François Nicéron. Si tratta delle edizioni francesi di due delle principali opere che espongono le teorie di Dürer su arte, proporzioni e prospettiva.
Le Quatre Livres : terza edizione di questo celebre trattato per pittori e incisori, in cui Dürer tenta di combinare regole matematiche con dati istintivi sull'anatomia artistica. Ripende la traduzione del lionese Louis Meigret pubblicata nel 1557. Dopo aver mostrato come ridurre il corpo umano a schemi generali, Dürer fornisce possibili interpretazioni di questi modelli ed espone le sue idee sull'arte; esamina poi i rapporti di proporzione degli arti in movimento.
Institutionum : Quest’opera sulle istituzioni geometriche è il primo degli scritti di Dürer sulla teoria dell'arte, ove egli spiega l’applicazione della geometria al disegno e alla pittura e insegna i principi della prospettiva; questi metodi sono da applicare all’architettura, alla pittura, all’arte tipografica e in generale a tutte le forme ornamentali. Il libro è dunque rivolto agli artisti ma anche agli scultori, architetti, orafi, scalpellini e altri artigiani. Per spiegare i complessi simboli matematici ai lettori tedeschi, Dürer ha dovuto inventare tanti nuovi termini matematici, e quindi ha influenzato anche la prosa scientifica tedesca.
Esemplare di prestiosa provenienza, appartenuto al grande scienziato Jean-François Nicéron, che pone la sua firma autografa sul Frontespizio delle Institutionum.
Jean-François Niceron, 1613 - 1646, è stato un geometra e fisico francese, noto per le sue ricerche sull'ottica, è stato il più rigoroso teorico della prospettiva del XVII secolo.
L’iscrizione manoscritta di appartenenza è datata solo tre anni prima della prima edizione del suo trattato principale, La Perspective Curieuse, e la rilegatura reca lo stemma del convento a cui apparteneva. Fu da questa copia che Nicero lesse il suo Dürer, traendo dall'artista e teorico di Norimberga i principi e le tecniche che avrebbe sviluppato nella sua opera, nota soprattutto per lo sviluppo dell'anamorfosi.
L’esemplare entrò poi a far parte della ‘Collection Thomas Vroom’.
Vitry 248; Cfr. PMM 54.