PIRANESI. Antichità d'Albano e di Castel Gandolfo; Descrizione e disegno dell'Emissario del Lago Albano; Di [..]
1762-64
PIRANESI, Giovanni Battista. Antichità d'Albano e di Castel Gandolfo descritte e incise da Giovambatista Piranesi
In Roma l’anno 1764
(Segue:)
Descrizione e disegno dell'Emissario del Lago Albano.
[Approvazione datata Aprile 1762],
(Segue:)
Di due spelonche ornate dagli antichi alla Riva de Lago Albano. Roma.
[Approvazione datata Agosto 1762]
Tre opere unite in un volume in-folio grande. 560x415 mm. Magnifica legatura di atelier romano della fine del XVIII secolo, in pieno cuoio biondo, varie bordure concentriche impresse in oro sui piatti, ampia losanga intarsiata al centro degli stessi con grandi ferri con motivi floreali, Titoli in oro su due tasselli in marocchino rosso al dorso decorato in oro, fogli di guardia in carta marmorizzata policroma, tagli dorati.
Così composto:
I. ‘Antichità d'Albano e di Castel Gandolfo’: pp. (4, compreso Occhietto tipografico), 26 pagine di testo, grandioso Frontespizio figurato, Tavola su doppia pagina con dedica a Clemente XIII, 27 tavole, numerate I-XXVI e ultima tavola non numerata. Testatina all’inizio. In totale 29 Tavole, di cui 13 su doppia pagina. L’ultima tavola, che mostra i lavori sulla via Appia, è aggiunta in questo esemplare (Wilton Ely 670).
II. ‘Emissario del Lago Albano’: pp. 19, (1), grandioso Frontespizio figurato, IX tavole, di cui una ripiegata e 7 su doppia pagina, Testata e Finalino figurati.
III. ‘Di due spelonche ornate’: pp. 9, (1), 12 tavole incise, di cui 6 su doppia pagina e un finalino.
In totale le tre opere contengono 51 tavole splendidamente incise in rame, inclusi i Frontespizi, di cui 4 di grandi dimensioni ripiegate e 25 a doppia pagina.
Filigrane con giglio in doppio cerchio sormontate da "B".
Due ex-libris incollati al contropiatto: ‘Artium Genio’; ‘Athenaeum Liverpool … 1857’. Antico abile restauro al dorso. Internamente ottimo stato di conservazione, esemplare di grande freschezza, fogli con ampi margini.
Prime edizioni, incisioni originali di Piranesi in prima tiratura. Le opere illustrano i grandi lavori idraulici eseguiti dai romani nel IV secolo a.C. per porre rimedio ai danni causati dalle inondazioni causati dal Lago Albano. Gli studi archeologici di Piranesi nell'area del Lago Albano furono sostenuti da Papa Clemente XIII.
Alla fine del IV secolo a.C., in seguito a un oracolo che predisse la vittoria a Veio, i Romani abbassarono il livello del lago scavando una galleria sotto quella che sarebbe diventata Castel Gandolfo, la residenza estiva papale. Piranesi documenta l'ingegnosa costruzione con raffigurazioni sia tecniche che drammatiche. Nelle sue ricerche nella galleria, Piranesi si imbatté in due grotte sulla riva, che raffigura in "Di due spelonche". Papa Clemente XIII incoraggiò Piranesi a continuare le sue ricerche nell'area circostante Castel Gandolfo e sostenne finanziariamente la pubblicazione di "Antichità d'Albano e di Castel Gandolfo", che Piranesi gli dedicò. Queste tre opere, concepite a sostegno della sua appassionata fede nell'originalità romana (Wilton-Ely p. 668), si trovano spesso legate insieme, anzi Focillon tratta la terza opera come un'appendice alla seconda.
In questo esemplare è aggiunta, nelle ‘Antichità d’Albano’, l’ultima splendida tavola su doppia pagina, che reca il titolo ‘Veduta della magnifica Sostruzione fabbricata per reggere la falda del Monte, eper render la Via Appia più commoda …’
Focillon pp. 315-318.
Antichità d’Albano: Hind, p. 86 (26 plates); Wilton-Ely, pp. 694 – 727. Per l’ultima tavola Wilton-Ely, n. 670, annota «Plate added after the 1764 edition».
Descrizione e disegno dell'Emissario del Lago Albano: Hind, p. 85; Wilton-Ely, pp. 668 – 624.
Di due spelonche: Hind, p. 85; Wilton-Ely, pp. 680 – 693.
Per le filigrane: Robison in Wilton-Ely, Vol. 2, nn. 33-40.