Illustrated Incunabulum of St. Augustine. AUGUSTINUS. Sermones ad heremitas & ad alios feliciter.
1492
AUGUSTINUS, Hipponensis Aurelius. Sermones ad heremitas & ad alios feliciter. Incipiunt.
Venezia, Vincenzo Benali, 1492
8vo. 154x105 mm. Legatura in pergamena, da foglio di antico codice. Carte [2], 122. Cartulazione a piè di pagina. Segn.: [A]8 B-P8 Q4. Colophon a carta Q4r. “Impressum Venetijs opera & impensis Vicentij Benalij, 1492 die xxvj Ianuari”. Testo su due colonne, carattere gotici, spazi vuoti per Iniziali. Illustrazione xilografica a carta [2]v. Iniziali rubricate in rosso, la prima miniata in blu con filigrana ed estensioni sul margine in rosso. Marginalia di mano antica. Ex libris nobiliare incollato al contropiatto. Segni di umidità su diverse carte; buon esemplare.
Rarissima edizione figurata di quest’opera che ebbe grande successo. La grande xilografia, con interventi in rosso, raffigura Sant’Agostino battezzato e intronizzato vescovo ed è firmata ‘F’.
I Sermones ad heremitas, noti anche come Sermones ad fratres in eremo, sebbene attribuiti ad Agostino in manoscritti e prime edizioni a stampa, non sono considerati opera del Santo. La raccolta fu creata nel contesto di un dibattito medievale su quale ramo dell'Ordine Agostiniano avesse la precedenza: gli Eremiti Agostiniani o i Canonici Agostiniani. L'importanza dei Sermones risiede nel fatto che, sebbene spuri, furono ampiamente accettati come autentici. Di conseguenza, contribuirono alla comprensione storica di Agostino e rivelarono l'esperienza tardo medievale del santo, che fu una componente fondamentale dell'Agostinismo.
I Sermones furono pubblicati per la prima volta a Modena nel 1477 e furono ristampati almeno dodici volte nel corso del XV secolo.
Goff A1317; HC 2004*; Sander 686; Essling 695; IGI 1037; Proctor 5375; BMC V 525; IGI 1037; Rhodes, Catalogo del fondo librario antico della Fondazione Giorgio Cini, A130.